I cittadini sono stanchi della cementificazione selvaggia delle ultime aree verdi rimaste.
Nuove case non servono. A Roma ci sono 190.000 appartamenti sfitti, la popolazione è in calo dagli anni ’80. La gente fugge dalla città, per ovvi motivi. Traffico, abusivismo, mancanza di luoghi di aggregazione, la Capitale d’Italia in mano alla legge del più forte e del più furbo.
I cittadini si organizzano, realizzano progetti, diffondono idee, per dare al Municipio delle Torri quello che chiedono tutti da oltre 30 anni: parchi pubblici, giardini, piazze, centri culturali, luoghi dove poter scambiare punti di vista, opinioni, diffondere conoscenza, in altre parole socializzare.
Abbiamo un patrimonio culturale immenso nel nostro territorio: catacombe di san Zotico, castello di Torrenova solo per citare alcuni esempi. A pochi km c’è la facoltà di Lettere dell’Università di Tor Vergata, si potrebbe dare lavoro a centinaia di neolaureati facendo conoscere la ricchezze del territorio in primis ai propri abitanti.
La “politica” in tutti questi anni ha pensato bene di rispondere con centri commerciali, quartieri “dormitorio“, infrastrutture solamente per le auto.
Ci inducono a non comunicare con gli altri, a chiuderci dentro casa, a prendere l’auto per forza, a fare spese in luoghi alienanti come i centri commerciali. Ci inducono a perdere il contatto con la realtà che ci circonda, a non fare acquisti in modo consapevole, rispettando i tempi della natura e il lavoro degli altri.
E’ ora di rialzare la testa, di riappropriaci del nostro futuro, per garantire alle generazioni che verranno una città più sostenibile, rispettosa delle regole, aperta agli altri, guidata dalla curiosità, dove i valori di riferimento siano la cultura e la condivisione.
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