A volte si ha la sensazione che si vada controcorrente. Le persone sono sempre più esasperatedalle difficoltà per prendere i mezzi pubblici in modo civile e proprio oggi partirà un’altra fase del progetto di “razionalizzazione” delle linee della periferia di Roma Nord che prevede un taglio di 1.500.000 chilometri con percorsi soppressi ed altri accorpati o modificati, oltretutto senza dare una tempestiva informazione ai cittadini che si troveranno ad aspettare alle fermate vetture che non passeranno o che non porteranno più alla consueta destinazione.
Viene spontaneo domandarsi se prima di pensare a questa “razionalizzazione” basata solo suitagli al servizio a danno degli abitanti della città, si sia fatto tutto il possibile per eliminare le spese inutili e per ottimizzare quelle assolutamente necessarie.
I provvedimenti di questa amministrazione sono a dir poco incongruenti: da una parte siaumentano le tariffe per la sosta e i permessi per l’ingresso alla Ztl e dall’altra si accetta che Atac tagli sensibilmente il servizio di trasporto pubblico.
Questo Sindaco e questa Giunta si vantano di voler incentivare l’uso del mezzo alternativo. Come si fa a non rendersi conto che, sopprimendo linee di autobus o riducendo sensibilmente la loro frequenza, l’unico risultato che si può ottenere è un maggiore utilizzo del mezzo privato?
Forse la vera “razionalizzazione” sarebbe quella di mandare a casa i dirigenti che hanno portato l’azienda di trasporto pubblico sull’orlo al fallimento.
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