(OMNIROMA) Roma, 02 SET – “Il M5S Roma interroga il Sindaco e l’assessore competente per chiedere la riapertura della tratta Centocelle-Giardinetti e l’annullamento del progetto per la costruzione del capolinea a Parco di Centocelle impiegando i fondi stanziati per la manutenzione straordinaria dei convogli e limitando la linea 106 a Giardinetti-GRA. La ferrovia Roma-Giardinetti è una infrastruttura che ha un valore residuo molto alto, di circa 102 milioni di euro. Basterebbero mirati investimenti di Atac per migliorare tale infrastruttura anziché abbandonarla in favore di altre opere o di soluzioni trasportistiche di dubbia utilità per la periferie est di Roma”. Così in una nota il consigliere capitolino Enrico Stefàno (M5s).
“Infatti – prosegue – si tratta di una linea ferroviaria che ha un bacino proprio di 180.000 abitanti e una domanda giornaliera pari a 29.000 passeggeri anche dopo l’apertura della metro C. Il treno effettua otto fermate rispetto alle cinque della metro C, oltre a costituire l’unico collegamento diretto dalla periferia est con la stazione Termini. Inoltre occorre ricordare che Atac riceve tramite il Comune di Roma 105 milioni di euro/anno dalla Regione Lazio per la gestione delle ferrovie ex concesse (Roma –Lido, Roma – Civitacastellana – Viterbo, Roma – Giardinetti) e per tale motivo gli autobus 105 e 106, che sostituiscono attualmente la linea ferrata, hanno un costo di gestione per Atac aggiuntivo rispetto al tratto di ferrovia sospeso già coperto economicamente dalla Regione Lazio. Senza considerare i problemi connessi al trasporto su gomma come l’assenza di corsie preferenziali, la congestione del traffico locale, l’inquinamento, l’alta evasione tariffaria. E’ l’insieme di scelte sbagliate come questa – conclude – a determinare la profonda crisi dell’azienda di trasporti della capitale”.
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