Che dire.
A 26 anni aver “gareggiato” tra i candidati sindaco della Capitale del primo partito d’Italia non capita spesso.
Ci tengo a ringraziare tutti, dal più profondo del cuore.
Grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto, incitato, incoraggiato.
Alla mia famiglia, alla mia ragazza, ai miei amici più intimi, vicini e lontani.
Agli attivisti del mio Municipio, sempre pronti ad aiutarmi, generosi e disponibili come non mai.
Agli attivisti di Roma, che hanno fatto di tutto per metterci nelle condizioni migliori per lo svolgimento di queste votazioni.
Non dimenticherò mai i sorrisi, le carezze, le strette di mano, i complimenti ma anche le critiche, i messaggi, le e-mail, che ho ricevuto numerosi in questi giorni.
Questa è stata solo una prima fase, di un percorso nato anni fa, e che tra poco entrerà nel vivo.
Ricordandoci però che la candidatura, e l’eventuale elezione, sono un punto di partenza, non di arrivo.
Sono un mezzo, non un fine personale, il cui obiettivo è riportare i cittadini nelle istituzioni, mettendoli nelle condizioni migliori di costruire un futuro fatto di sostenibilità e condivisione.
Ora dobbiamo concentrarci, uniti e coesi, per risollevare la nostra città dal degrado e abbandono in cui è stata ridotta dalle ultime amministrazioni.
Abbiamo una responsabilità grandissima nei confronti dei cittadini, per i quali ormai siamo un riferimento, una luce nel buio della malapolitica.
Non sprechiamo l’ultima possibilità che ci rimane.
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le mete piu’ sono irte ..piu’ bello e’ conquistarle..alla prossima.
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Enrico il grande viaggio sta per cominciare..siamo tanti..compatti..forti…e alcuni giovani e pieni di intelligenti energie come te..