Nei giorni scorsi ho partecipato a due importanti manifestazioni.
Sabato 6 aprile a Ponte Galeria, per dire NO ad una nuova discarica e SI ad una gestione virtuosa dei rifiuti, e martedi 9 aprile a Montecitorio per chiedere che finalmente si formino le commissioni ed il Parlamento cominci a lavorare.
Esperienze molto importanti, che però mi hanno fatto riflettere.
In passato si manifestava per acquisire nuovi diritti, oggi invece per mantenere quelli attuali o per chiedere politiche che all’estero sono la normalità da anni.
Mentre camminavo verso la discarica di Malagrotta, sotto il sole primaverile, pensavo tra me e me “è normale manifestare per chiedere la raccolta differenziata?“, in qualsiasi città europea la raccolta differenziata ed il riciclo sono pratiche “scontate” perchè apportano benefici all’ambiente, alla salute ed all’economia locale.
Ma il nostro Paese è in leggera controtendenza…
Stessa cosa per quanto riguarda “occupyparlamento“. Il potere legislativo appartiene alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica, non al Governo. Ma i “media” fanno passare l’attuale “immobilismo” come responsabilità del MoVimento 5 Stelle, che non vuole piegarsi alle logiche partitocratiche e alla disinformazione di massa.
La legge sul conflitto d’interessi, la legge elettorale e tante altre, potrebbero tranquillamente cominciare la loro discussione in Parlamento, senza attendere un nuovo Governo, a cui appartiene invece il potere esecutivo. Del resto il Belgio è andato avanti con questa situazione per molti mesi, e con ottimi risultati tra l’altro.
Aggiungo, questa è un’occasione d’oro per ristabilire la centralità delle Camere, i cui poteri sono stati troppo spesso esautorati dagli esecutivi tramite il massiccio uso di decreti legge, questioni di fiducia e maxi emendamenti. Ricordiamoci che l’Italia è una repubblica parlamentare.
Insomma, anche in questo caso i cittadini hanno dovuto manifestare per chiedere che il Parlamento funzioni normalmente. Che avvenga ciò che è naturale.
Tra un pò, dovremo manifestare anche per l’aria che respiriamo…
Categorie:diritti
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