Oggi in Aula ho illustrato le gravi mancanze di questa amministrazione sul tema rifiuti, di seguito il testo del mio intervento (per problemi di tempo ho dovuto omettere alcune parti):
“L’assessore Marino, solo due giorni fa in Aula ha affermato “Sfido a dire che i vertici che abbiamo scelto per AMA non sono all’altezza”. Neanche due giorni, e apprendiamo dai media la notizia che l’ad scelto, Strozzi, sarebbe indagato per traffico illecito di rifiuti.
Vede, on. Sindaco, noi non ce l’abbiamo con lei personalmente, ma con il sistema di cui lei fa parte e che rappresenta. Il sistema di cui fanno parte anche i simpatici colleghi dell’opposizione (di certo non sono esenti da responsabilità per come è stata gestita la città negli ultimi anni) che martedi hanno scambiato un palazzo medievale, culla della democrazia e della civiltà occidentale, per una sala giochi, lanciando palloncini in aria come niente fosse.
Il sistema di cui parliamo è il sistema dei PARTITI. Sistema che si è rivelato inadeguato, inefficiente, non all’altezza di rispondere alle esigenze della cittadinanza e alle sfide dei nostri tempi. Finchè questo sistema non cambierà, ci potrà essere Marino piuttosto che Alemanno il risultato sarà il medesimo. Finchè le decisioni verranno prese al chiuso in una stanza si continueranno a fare danni.
Vede, caro Sindaco, solo una settimana fa, durante la commissione Ambiente dove c’è stata la finta partecipazione in nome di una finta trasparenza per una finta valutazione dei curricula (tutto in nome di finte promesse in campagna elettorale) ho chiesto dove fossero gli altri 67 curricula (visto che si parlava di valutazione) e ho chiesto perchè ci fossero arrivati solo i 3 curricula di coloro che di fatto erano già stati scelti.
Ho chiesto inoltre se non fosse stato opportuno pubblicare on-line tutti i curricula arrivati, per lasciar esprimere un parere ai cittadini, visto che pagano le tasse più alte d’Europa per avere il servizio peggiore.
Insomma ho chiesto semplicemente che venisse applicato il p.to 1.3 delle SUE linee programmatiche, quello intitolato “la città trasparente”.
Per tutta risposta sono stato attaccato dai suoi colleghi di coalizione. Neanche avessi chiesto la luna. Sono stato trattato un pò come il classico “grillino”, per di più “giovane” (perchè diciamolo, in questo Paese se a 26 anni fai il consigliere comunale suona come qualcosa di strano). Il classico “grillino” inesperto, sempre con lo smartphone in mano, sempre su Internet.
Ebbene caro Sindaco se si fosse fatto questo, tempo poche ore sarebbe uscito allo scoperto il “passato” dell’ad, e avreste evitato una figuraccia storica. Perchè la Rete ha memoria, ricorda, perchè la Rete vuol dire migliaia di persone connesse per risolvere un problema.
E’ per questo motivo che chiediamo a voi, cosi come al centrodestra, di farvi da parte. Non siete in grado di governare, lo avete dimostrato fin troppo. I cittadini sono stanchi dei vostri errori, dei vostri danni, non c’è più tempo da perdere.
Veniamo al tema rifiuti…
Per la seconda volta, in pochi mesi, ci ritroviamo ad affrontare un consiglio straordinario, per di più su un argomento fondamentale, come la gestione dei rifiuti.
E ancora una volta, ci troviamo a discutere in piena emergenza, emergenza che poteva certo essere prevista, evitata e la situazione gestita in maniera molto più efficiente e soprattutto condivisa.
Questo è’ il sintomo, l’effetto, di una città che negli ultimi decenni NON è stata governata. E ci chiediamo se lo sia ora.
Non c’è stata finora un minimo di pianificazione, di visione, di sensibilità verso le prossime generazioni che si ritroveranno ad affrontare i disastri causati da noi.
Si è sempre pensato a “tappare i buchi” a “delegare” al “tanto ci pensa il prossimo” al “ma i rifiuti gettiamoli dentro una buca, tanto ci costa di meno”. Si, però i costi ambientali, sanitari e sociali di un mostro come Malagrotta chi li pagherà nel corso degli anni?
I politici che si sono succeduti nel tempo sapevano della situazione rifiuti di Roma e del Lazio, ma nulla hanno fatto, se non avvalorare lo status quo. (roma post)
“I nostri amministratori, incapaci di pensare ai rifiuti in modo moderno, hanno delegato a chi lo faceva nel modo più antico del mondo: sotterrando”. (cit)
E talvolta sotterrando al di fuori di ogni legge e contro le garanzie minime del vivere civile. Basti pensare che, più o meno recentemente, alla periferia est della città è stata scoperta una vera e propria terra dei fuochi. Parliamo dei territori di Castelverde, Corcolle, Lunghezzina. Rifiuti chimici, sanitari e di ogni tipo sotto le case delle persone.
I rifiuti, che in tutto il mondo sono una risorsa, una materia prima da valorizzare, soprattutto in un momento di crisi economica e ambientale come questo, solo in Italia sono un problema. O meglio un affare per pochi, “pochissimi”, che speculano sulla vita dei cittadini.
Gli italiani sono costretti ad andare all’estero e “ammirare” esterrefatti, le macchinette compattatrici dove si consegnano le bottiglie di plastica piuttosto che le lattine, e viene riconosciuto uno sconto sulla spesa.
Perchè tutto questo da noi non è possibile? Perchè dobbiamo sempre vergognarci di essere italiani?
Perchè dobbiamo essere i primi quando si tratta di tasse e gli ultimi quando si parla di servizi?
Perchè dobbiamo essere i primi quando si parla di privilegi e gli ultimi quando si parla di trasparenza e tutela dei cittadini?
Spero non vi vogliate “vantare” di aver chiuso Malagrotta. La chiusura della mega-discarica ci era stata imposta, già da molto tempo, dall’Unione Europea, cosi come una %% di raccolta differenziata ben più alta di quella cui siamo ora.
Esultare, per una cosa del genere, è un pò come esultare per aver approvato un bilancio previsionale a dicembre, ma si sa, la politica ha abituato i cittadini a traguardi molto modesti.
Sempre l’Unione Europea, con la direttiva 2008/98/CE, definisce una gerarchia dei rifiuti () alla quale la nostra città ancora non si è adeguata.
a) prevenzione;
b) preparazione per il riutilizzo;
c) riciclaggio;
d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;
e) smaltimento.”
Per questo motivo, negli ultimi mesi, anche in sede di bilancio, abbiamo presentato molti atti sul tema rifiuti per sollecitare l’amministrazione ad andare nella direzione indicata dalla normativa europea. E ad andare soprattutto nella direzione RIFIUTI ZERO.
Nulla, ad oggi, è stato fatto per i p.ti a) e b). Non un incentivo per i prodotti alla spina è stato dato. Non è stata fatta nessuna campagna informativa sul compostaggio domestico. Non un centro di riparazione e riutilizzo è stato aperto. Eppure, in un momento di crisi economica ed occupazionale come questo, sarebbero molto importanti. Ovunque all’estero i centri di riparazione hanno creato centinaia di posti di lavoro in pochi anni.
Qui invece ho visto cittadini protestare perchè volevano la raccolta differenziata. E’ assurdo, tra un pò protesteremo anche per l’aria che respiriamo.
Perchè parlare di rifiuti zero non vuol dire solo parlare di “ambiente”, ma vuol dire parlare di un modo diverso di vedere la società, l’economia. Vuol dire lavoro. Vuol dire recuperare le antiche maestranze. Riprendere i consigli dei “nonni”, di quando non si buttava via niente e ogni cosa poteva essere riutilizzata, perchè aveva un valore. Vuol dire imporre un diverso paradigma industriale e di consumo, che non sia basato sull’ usa e getta, ma che valorizzi la qualità, cosa cui tra l’altro noi italiani siamo i maestri nel mondo.
In questi anni invece la “politica” (se cosi vogliamo chiamare chi ha distrutto la nostra città) è sempre andata nella direzione delle discariche, degli inceneritori, chiamati “termovalorizzatori” per confondere i cittadini, perchè si sa, qui cambiamo nome a tutto. Nella direzione dei CIP6, soldi dei cittadini che vanno in tasca a pochi grandi speculatori.
In poche parole, quello che chiediamo, con rifiuti zero, è un radicale cambiamento culturale.”
Categorie:Assemblea Capitolina
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