#iononsonotredicine

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Cosi si presentano le periferie romane, da sempre “terra di conquista” per speculatori e palazzinari, e riserve di votifacili” da “mietere” alla povera gente tenuta nel più completo isolamento e nella totale disinformazione.

Cosi ci ritroviamo ad un incrocio, con un cartellone che il sindaco uscente ha “affittato” (ma quanto costa poi una campagna del genere? e chi paga? alla faccia della trasparenza…); sul quale tra l’altro pubblicizza numeri tutto sommato “a caso“. Che vuol dire posti in asili nido? Comunali, privati o convenzionati? Ed a quale costo? I dati da dove provengono? Ma poi soprattutto: se uno è stato un “bravo” sindaco, la gente in cinque anni se ne sarebbe resa conto vedendo migliorata la propria qualità della vita. Un “bravo” sindaco avrebbe dovuto essere in contatto costante con i cittadini, i quali dopo una consiliatura avrebbero avuto sicuramente gli elementi per poter valutare in assoluta consapevolezza.

Oltre a tutto questo, il cartellone è anche un “tantino” in “contrasto” con la normativa in materia. E’ piazzato in mezzo ad un incrocio e quasi impedisce la visione del cartello stradale a fianco. Insomma un sindaco che per qualche voto in più rischia di mettere a repentaglio la circolazione stradale.

Ma ciò non basta.

Sotto spunta un manifesto abusivo di un altro “politicante” ad intermittenza (ogni 5 anni): il famoso Tredicine. In pochi giorni ha letteralmente tappezzato la città di manifesti abusivi. Anche qui non si capisce con quali soldi, e per quale scopo, dato che un consigliere comunale percepisce circa 1500 €/mese.

Questa “gente” continua ad offendere il decoro della città che aspira a (ri)governare. Continua ad offendere l’intelligenza dei cittadini. Come fa a governare chi già in partenza viola le regole più basilari del vivere civile? Il sindaco non a caso si chiama “primo cittadino”, perchè dovrebbe dare l’esempio. Bene in questo caso l’esempio dato è quello di violare le regole, tra l’altro in un quartiere già vessato da episodi di criminalità e violenza quasi quotidiani.

Un bel messaggio per le generazioni future.



Categorie:affissioni abusive

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