La riqualificazione e valorizzazione delle periferie è il solito slogan elettorale che si ripete come un disco rotto ogni 5 anni.
Ma tra i fatti e le parole, la distanza spesso è incolmabile.
Sembra che l’unica riqualificazione che i partiti conoscano sia quelle di invadere di carta la città, “costringendo” i cittadini a vedere i soliti “faccioni” in bella mostra ed a leggere le solite frasi scontate.
Ne sono la prova i numerosi manifesti abusivi affissi quotidianamente sulla maggior parte dei muri “liberi” dell’VIII Municipio. Qualsiasi spazio disponibile è preso d’assalto dagli “attacchini” pagati dai partiti con i nostri soldi dei rimborsi elettorali.
Ma poi a cosa servono questi manifesti? Chi li legge? Cambiano davvero le sorti di una campagna elettorale?
Viene il dubbio che l’unico scopo sia quello di far “girare” soldi verso le casse di qualche “amico“…
Quando poi a violare le leggi e eludere le multe è il presidente del consiglio comunale, figura istituzionale che dovrebbe al contrario garantirne il rispetto e l’applicazione, il fatto è ancora più grave.
Quando si dice le istituzioni devono dare l’esempio…
Categorie:affissioni abusive
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