Trasporti in Autunno: commento al report di ISTAT

Ho letto l’interessante report di ISTAT sulle previsioni circa la mobilità per il prossimo autunno.

Appare evidente il “trend” che vede uno spostamento verso l’automobile privata a scapito del trasporto pubblico locale e in parte anche della mobilità “dolce” (bicicletta, monopattini, piedi).

È uno scenario che, soprattutto a Roma, non appare assolutamente sostenibile. Più automobili significa ulteriore traffico e strade ancora più congestionate, rendendo più difficile il raggiungimento degli attrattori principali della città. Stress, potenziali incidenti stradali, bassa qualità della vita.

Già dall’inizio dell’estate del 2020, rilanciando lo studio “Covivere” promosso dall’Osservatorio Bike Economy e dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e realizzato da Decisio, ho sottolineato come sia necessario un cambio di passo netto da questo punto di vista, sfruttando la crisi dovuta alla pandemia come occasione unica per ripensare completamente gli spazi pubblici della città e di conseguenza le modalità di spostamento. Esempio lampante da questo punto di vista è quanto sta accadendo a Parigi.

Occorre continuare con determinazione nella realizzazione di infrastrutture alternative alle automobili private, rilanciare i servizi di sharing anche nelle aree meno centrali, coinvolgere maggiormente il trasporto pubblico non di linea, recuperare credibilità e affidabilità del servizio di trasporto pubblico “tradizionale”; allo stesso tempo appare fondamentale disincentivare la mobilità privata, con una seria riforma del sistema della sosta tariffata e delle ZTL.

Tutto questo consentirebbe anche un rilancio economico e sociale della città, aumentandone attrattività e sviluppo, come ben evidenziato nello studio che ho già citato e che consiglio a tutti di leggere.

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